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Il personal trainer a domicilio, qualche riflessione

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Sono sempre più le persone che richiedono un personal trainer a domicilio. Questo dato emerge da recenti sondaggi e dalle continue richieste che arrivano al mio network di professionisti del fitness wellfit360.

Allenarsi nel proprio domicilio ha sicuramente dei vantaggi, tra cui non doversi spostare, evitare lo stress del parcheggio e incastrare più facilmente l’allenamento nella normale routine giornaliera.

Oggi, poi, con gli attrezzi funzionali come il TRX non c’è neanche bisogno di chissà quale spazio, bastano davvero 2 metri quadri.

La comodità di ricevere un personal trainer professionista a casa è anche quella di allenarsi nella più intima privacy ed evitare gli occhi, spesso indiscreti, degli altri frequentatori della tipica palestra commerciale. Non a tutti piace spogliarsi negli spogliatoi insieme agli altri e non a tutti piace allenarsi e sudare in presenza di altre persone.

Questo fenomeno dell’allenamento a domicilio è in crescita anche grazie alla crescita del numero di personal trainer presenti sul territorio. Quando ho iniziato questo lavoro, 15 anni fa, ci contavamo sulle dita di una mano. Oggi, complice anche un grosso buco legislativo su questa professione, i sedicenti PT sono ovunque.

La scelta di un personal trainer che venga a domicilio è molto delicata, non essendoci il principale filtro e controllo di una palestra, è purtroppo facile incontrare personaggi che possono fare più male che bene. Oggi, attraverso internet ed i social network molti pubblicano annunci strani per trovare i potenziali clienti e non sempre dietro ci sono dei professionisti del fitness.

Consiglio vivamente di fare molta attenzione su chi fai entrare a casa per allenarti. Controlla il suo curriculum, accertati che fa questo lavoro a domicilio dopo almeno alcuni anni di esperienza in palestra, accertati che è il suo principale lavoro e non che si dedica ad esso come secondo ripiego dopo che ha fatto le 6 ore in ufficio. Molti pseudo-trainer, infatti, si buttano in questo business dopo aver fatto un po’ di muscoli e preso una qualifica da quattro soldi nel giro di un fine settimana. Quindi massima attenzione.

Se pensi di usufruire dei servizi di un personal trainer a casa, potresti prendere in considerazione la possibilità di allestire un piccolo angolo destinato all’allenamento con i giusti attrezzi (leggi).


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8 commenti:

  1. Ma ascolta marco, io che sono certificato issa e fif e che ogni giorno studio fisiologia e biomeccanica e che partecipo a seminari ,master e convegni .. e non lo svolgo come primo lavoro cosa dovrei fare?? lasciare perdere ?? se i miei clienti anno risultati li lascio andare ?? i soldi per i corsi poi me li ripaghi tu ok?? ...il personal trainer e un professionista e con questo sono d'accordo ma che tutti siano giudicati incapaci solo perche' non sono laureati non sono assolutamente d'accordo..ci sono personal di 1° e 2° fascia e tu sicuramente sei uno di 1° e quindi puoi anche lavorare su piu' fronti come posturale ecc.. io che mi ritengo di 2° cerco di lavoare per quello che mi compete senza andare oltre .. in fondo questo mondo e molto vasto.. gente laureata e non , gente che si spaccia per nutrizionista ma in realta' non lo e' perche ' le scienze motorie non ti abilitano in questo e neppure nel campo fisioterapico ma ci sono laureati e non che si spacciano per questo.. ecco qui sta la competenza e la serieta' del singolo trainer e non fare tutta l'erba un fascio.. Ovviamente marco continuo a seguire i tuoi articoli e cerco di confrontarmi con persone serie del settore come te, ma questo e un altro discorso.. roberto soriente

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  2. Ciao Roberto, grazie per il tuo intervento. Mi spiace che, nel post in oggetto, non sono riuscito a far capire che ci sono alcune aziende serie come ISSA e FIF che operano da anni e che certificano un percorso di studi serio. Infatti ho prettamente menzionato qualifiche che si prendono in un weekend. La cosa pericolosa però, secondo me, è l'asserzione personal trainer di prima e seconda fascia. I clienti questo non lo sanno! Ribadisco ancora una volta che se è pur vero che ci sono dei bravi tecnici che non sono laureati, così come ci sono dei laureati che non sono bravi tecnici, è un falso problema per il cliente che non si informa. Quello a cui miro, scrivendo, è far riflettere le persone. Converrai con me che ci sono molti "colleghi" che si sono buttati in questo business senza nessuna preparazione. Tu sei bravo, ti ho conosciuto di persona, ma gli altri? Sai quanti di questi rovinano la piazza a chi ha studiato e fa questo come solo ed esclusivo lavoro? Ho visto praticare listini prezzi da questi personaggi che davvero rovinano i professionisti che non hanno altro lavoro. Non è il tuo caso, ripeto, ma se uno può permettersi di vendersi, o meglio svendersi, a 10 euro a lezione, perché ha comunque un altro lavoro che gli garantisce la pagnotta, capirai che il settore del personal training ne riceve sicuramente degli effetti negativi. Se la gente non conosce la differenza tra chi è laureato in scienze motorie e chi non le cose andranno sempre peggio. Non è colpa mia e neanche tua, sia chiaro, la colpa è del buco enorme legislativo che dovrebbe tutelare e garantire alcune regole di base nelle attività motorie. A tutt'oggi non c'è ancora una legge che dia valore a tutti i ragazzi che hanno creduto e credono nell'investimento di tempo e soldi che hanno speso in una laurea in scienze motorie, intanto io vedo "maestri" di karate che rovinano le articolazioni dei bambini, vedo istruttrici di step che fanno saltare signore in evidente sovrappeso e potrei continuare all'infinito, ma mi fermo qui. La verità è che prima o poi questa normativa dovrà esserci, per tutti! Per tutelare chi usufruisce di questi servizi, per tutelare chi fa questo lavoro e per mettere fine ad alcuni scempi che non voglio più vedere. Sicuramente conosco bravi trainer, non laureati, che si danno da fare e che spesso sono più bravi di tanti laureati, ma il concetto che deve passare è che questi sono pochi e rari e i clienti devono poter da subito affidarsi a dei professionisti. Questa diatriba non avrà mai fine, qualcuno deve fare qualche passo indietro e fare scelte di coerenza.

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  3. marco concordo in pieno la tua risposta e ti ringrazio per il giudizio positivo nei miei confronti e per chi come me ci mette passione e sacrificio in questo splendido settore..Le persone serie si vedono anche in queste cose , come nel confrontarsi e nel dire la propria opinione con totale del rispetto. ovviamente con te marco non avevo dubbi. Grazie di nuovo ..roberto s

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  4. Mi sembrano ottimi consigli per chi si vuole allenare a casa. L'aspetto più importante è scegliere con cura il proprio personal trainer e informarsi sulla sua effettiva preparazione (curriculum). In questo settore ancora oggi c'è troppa improvvisazione ma per fortuna ci sono anche professionisti seri e preparati.
    Ps complimenti per il blog!

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  5. Giusto Roberto! Ho visto che anche tu hai un blog! Bravo e continua così....più informiamo e più le persone hanno elementi per scegliere! Alla prossima.

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  6. In molti settori è sempre facile imbattirsi in persone che si spacciano per profissionisti quando in realtà di professionale hanno ben poco o niente!
    Con il tuo blog, così come altri di tuoi colleghi come sopra indicato, dai costantemente dei parametri ben precisi per trovare,capire, valutare e identificare un serio PT.Grazie!

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  7. GLI OPERATORI NON LAUREATI CHE SI OCCUPANO DELLA SALUTE DEI CITTADINI DEVONO ESSERE DENUNCIATI COSI COME LO SONO I LAUREATI IN SCIENZE MOTORIE CHE SI IMPROVVISANO MASSAGGIATORI O CHE USANO APPARECCHI ELETTRO MEDICALI.

    Dott Roberto Caioni LAUREATO IN SCIENZE MOTORIE.

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  8. Sono d'accordissimo sul discorso della laurea, le persone laureate e che credono in questo lavoro, lo fanno completamente e totalmente, se altre persone lo fanno come secondo lavoro, è solo perchè vengono pagati a nero e non hanno nessuna garanzia da offrire ai clienti. Confido presto in una normativa che regolarizzi questa professione, che dopo tutto ha come oggetto del proprio lavoro la salute delle persone.

    Antonio

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