Nel web e sulla carta stampata circola da qualche giorno la notizia che chi beve latte dimagrisce di più e meglio. Essendo il solito guastafeste di chi usa le notizie a base di mezze verità fuorvianti, ho deciso di scrivere questo post che già so non attirerà molte simpatie.
La notizia si basa su uno studio israeliano, dove 300 uomini e donne in sovrappeso sono stati monitorati per 2 anni. Senza entrare nel merito di quale regime alimentare queste persone seguissero, i ricercatori hanno notato che chi beveva più latte ha perso maggiore peso. L’attribuzione a questo fenomeno è stato dato alla quantità di calcio e vitamina D presente nel latte e quindi per esclusione sono arrivati alla conclusione che una quantità maggiore di questi elementi nella dieta favorisca la perdita di peso.
Cosa non mi convince?
Prima di tutto si parla di perdita di peso e non di perdita di grasso. Per quanto ne so il maggior “peso” perso potrebbe essere la preziosa massa ossea e quella muscolare e non necessariamente il grasso in eccesso. Poi non si possono fare delle affermazioni così rilevanti su uno studio di soli 300 persone e per finire non si può non tenere conto della dieta che hanno seguito questi soggetti per i due anni! La domanda è: “E se il fatto di bere latte ha evitato a queste persone di bere altre schifezze ricche di calorie inutile e zuccheri come i succhi di frutta e quelle a base di cola?” E’ verosimile, infatti, che se così fosse, le calorie e la risposta insulinica siano più basse! Questo sicuramente fa dimagrire!
Latte ed osteoporosi, altra bufala?!
Il latte ed il latticini vengono sempre più pubblicizzati come alimenti necessari e fondamentali per la dieta, proprio perché ricchi di calcio. Ora, però, quello che non ti dicono, forse per le ovvie ragioni commerciali dell’industria lattiero-casearia, il consumo di latte non previene l'osteoporosi, né aiuta i soggetti affetti da questa patologia, inclusi quelli più a rischio per motivi fisiologici, come le donne in menopausa.
Infatti, come afferma l'Harvard Nurses' Health Study, che ha seguito clinicamente oltre 75.000 donne per dodici anni, ha mostrato che l'aumentato consumo di latte non avrebbe alcun effetto protettivo sul rischio di fratture. Anzi, l'aumentata introduzione di calcio attraverso latte e latticini era associato con un rischio di fratture più elevato. Le proteine contenute nel latte hanno infatti un alto grado di acidità, e ciò significa che, per quanto il latte possa fornire calcio e vitamina D, provocherà anche delle reazioni fisiologiche volte a tamponare l'acidità provocata dall'assorbimento delle suddette proteine con conseguente impoverimento dei depositi di calcio contenuti nelle ossa.
Uno Studio Australiano è pervenuto al medesimo risultato. Inoltre altri studi non hanno evidenziato alcun effetto protettivo sull'osso da parte del Calcio proveniente dai derivati del latte. Per ridurre il rischio di osteoporosi, va ridotta l'assunzione con la dieta di sale, aumentato il consumo di frutta e verdura, l'attività fisica, e va assicurato un adeguato introito di Calcio da fonti vegetali, come ad esempio la verdura a foglia verde. Non ci crederai ma il calcio è presente in grandi quantità ed in una migliore biodisponibilità per il corpo umano proprio nell’acqua.
Conclusione
Se hai letto altri miei post come “Farina, zucchero e sale. I tre veleni bianchi!” e “Vogliono farti ammalare, attenzione ai farmaci” saprai già come la penso. L’uomo per guardare ai profitti economici sta letteralmente ammazzando se stesso. Il latte ed il suo consumo smodato è un’altra aberrazione. Nessun altro animale al mondo mette la “bocca” sotto la mammella di un altro animale di specie diversa e sicuramente non lo fa per tutta la vita, ma solo ed esclusivamente per i primi mesi della sua vita. L’uomo perde l’enzima lattasi intorno ai 6 mesi, ecco perché il latte ed i suoi derivati sono in cima alla graduatoria degli alimenti che creano intolleranze ed allergie. Riflettete!!!
Grazie di nuovo di questa spiegazone.
RispondiEliminaMi ha colpito la riflssione finale:" Nessun altro animale al mondo mette la “bocca” sotto la mammella di un altro animale di specie diversa e sicuramente non lo fa per tutta la vita" E mi trovo d'accordo che per assimilare uno specifico elemento vanno assunti diverse varietà di prodotti. Se l'uomo non necessivata di questi preziosi elementi da fonti diverse, credo la "natura" non sarebbe stata così generosa.
Grazie di nuovo di renderci partecipi del tuo lavoro!
secondo me una tazza di latte al giorno non mette e non leva, in tutte le cose ci vuole equilibrio..
RispondiEliminaTi ringrazio del tuo intervento. Credo però che l'equilibrio naturale delle cose stia proprio nel non fare, e in questo caso non mangiare, azioni contro la natura. Il latte umano è completamente diverso da tutti gli altri tipi di latte. Il suo contenuto in grassi e proteine, così come il suo peso molecolare, non lo si trova nel latte degli altri mammiferi. Aggiungo che il latte è anche un veicolo per la trasmissione di messaggeri ormonali. Pensaci ogni volta che bevi il tuo bicchiere di latte che al suo interno c'è un segnale per il vitellino. Sei un vitellino tu?!
RispondiElimina...........appunto e volendo il discorso potrebbe essere ancora più approfondito dal punto di vista scientifico qualora lo si richieda
RispondiEliminadr Stefano Petti