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Andare in palestra, come scegliere quella giusta

Come scegliere la palestra Qualche post fa ti ho parlato del fitness 2.0 e del nuovo concetto di servizi fitness mirati alla persona, ma a settembre è sempre un classico cercare ed iscriversi in una palestra. In questo post ti darò qualche consiglio per scegliere la palestra giusta per te. Prima di tutto vediamo se sei il tipo di persona che ne può trarre un reale vantaggio, se ti iscrivi in palestra, oppure butta letteralmente i soldi.

Tre motivi per iscriversi:

  1. Hai bisogno di una spinta motivazionale per allenarti. A casa puoi sempre farti prendere dalla noia o dal tuo programma preferito in TV, una volta, invece, che hai messo piede in palestra sarai “costretto” a fare del movimento.
  2. Hai bisogno di molta varietà. Anche se a casa hai allestito una camera con gli attrezzi per allenarti è sempre vero che in palestra troverei maggiori attrezzi e magari dei corsi collettivi invitanti.
  3. Hai bisogno di consigli mirati per i tuoi obiettivi. In palestra, puoi sempre trovare un istruttore che ti dia qualche dritta o che comunque ti spieghi come funziona un determinato attrezzo.

Tre motivi per risparmiare i soldi:

  1. Sei abituato a fare da solo. Se di carattere sei propenso a fare le cose per conto tuo è probabile che in palestra ci andrai per pochissime volte. Meglio iniziare a fare qualcosa a casa o all’aperto e magari usare il tempo dell’allenamento per pensare e trovare ispirazioni.
  2. I tuoi impegni non ti lasciano tempo. Inutile cercare un finto compromesso quando non hai il tempo materiale per recarti in palestra, allenarti, docciarti e ritornare al lavoro. Meglio organizzarti a casa, magari ti alleni la mattina presto prima di uscire.

  3. Non è il massimo allenarti in un posto al chiuso. Anche qui devi conoscere il tuo carattere, se al chiuso proprio non ci riesci puoi sempre optare per camminare, correre o andare in bici. Sfruttare le “attrezzature” che trovi in un parco come la panchina ed il tuo peso corporeo per potenziare i tuoi muscoli. Proprio per questo sta riscuotendo un notevole successo l’allenamento nei parchi come il MARTONE’S Fitness Boot Camp.

Se hai deciso di non iscriverti ti consiglio di leggere questi due post: Allenarsi a casa? Certo che si può! e Allenarsi a casa, quali attrezzi? Se invece sei propenso per l’iscrizione continua a leggere, ti darò delle indicazioni che ti aiuteranno a fare la giusta scelta:

  1. La posizione: non scegliere una palestra che stia troppo lontano dai classici 15-20 minuti di distanza da casa o dall’ufficio. Rischi di non andarci.

  2. La dimensione: la tendenza è quella di aprire centri fitness sempre più grandi, però attenzione se sei un neofita meglio puntare su un centro di piccole dimensioni dove non ti sentirai a disagio e probabilmente sarai anche più seguito dagli istruttori.

  3. Il costo: i prezzi variano moltissimo da zona a zona. Di norma in un grande centro il prezzo è leggermente inferiore perché ha molti più iscritti. Alcune palestre hanno una politica più aggressiva sui prezzi e li abbassano di molto, ma spesso dietro c’è la poca qualità dei servizi offerti. Altre palestre invece si danno delle arie perché magari sono in una zona “buona” della città. In tutti i casi la norma è quella di non lesinare sul prezzo, anche qui vale la regola che si spende per quel che si porta a casa.

  4. Gli attrezzi: per come la penso io non c’è bisogno di chissà quali attrezzi. Bastano dei buoni manubri, delle panche e delle macchine cardio. Forse è bene che ti fai un giro nell’ora cui pensi di frequentare la palestra, in modo da renderti conto se c’è un numero sufficiente di attrezzi per le persone che si stanno allenando in quel momento.

  5. I corsi: magari sei alla ricerca di un corso particolare oppure ti piacciano i classici dell’aerobica e dello step, ma è chiaro che devi sapere se ci sono nell’ora in cui tu ci puoi andare. Puoi sempre chiedere la prova gratuita di un corso per saggiarne la qualità.

  6. Gli istruttori e il personale: potrebbe sembrare antipatico ma ti esorto a chiedere di farti visionare il curriculum degli istruttori. Le palestre cercano di risparmiare sempre sul personale e per esperienza posso dirti che i bravi istruttori preparati preferiscono lavorare come personal trainer e non come istruttori dove percepiscono una paga oraria a livello della colf. Stai attento anche a chi ti fa fare il tour della palestra, è lì per vendere e capisce poco o nulla di fitness e medicina dello sport. Chiedere alla bella ragazza di turno quale attività fisica è meglio per te, che magari hai una discopatia o un serio problema ai legamenti del ginocchio, è davvero fuorviante! Negli anni ho sentito di tutto pur di fare iscrivere la persona ed intascare la provvigione.

  7. La pulizia: qui non c’è molto da dire, bisogna assicurarsi che le sale e gli spogliatoi siano puliti e ben areati. Ovviamente negli orari di punta è normale trovare uno spogliatoio non perfettamente a posto, ma qui la palestra centra poco e dipende dalle persone iscritte. Un buon centro però prevede durante la giornata il ripetersi delle pulizie proprio dopo gli orari di punta.

  8. Gli orari: il trend è quello di stare aperti sempre più ore. Dalla mattina presto tipo 7:30 – 8:00 fino alle 22:30 – 23:00. Questo è il trend soprattutto dei grossi centri, ma magari il tuo centro vicino casa apre con comodità alle 10:00 e se tu puoi allenarti solo la mattina prima di andare al lavoro devi cambiare palestra.

Spero di averti aiutato a scegliere il giusto centro fitness che fa per te e le tue esigenze. Se hai bisogno di altre news puoi chiedermele nei commenti.


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6 commenti:

  1. Ciao Marco, sono passato proprio ieri a chiedere informazioni in una palestra e devo dire che dopo che ho letto il tuo articolo avevo le idee più chiare. Ho avuto anche la faccia tosta di chiedere se era possibile visionare i curricula, ma non mi è stato possibile farlo. Quando ho avanzato questa richiesta alla ragazza che mi ha fatto fare il giro della palestra, mi ha guardato in malo modo. Mi ha fatto poi parlare col titolare, credo, che per tutta risposta mi ha detto che la palestra garantisce lei per gli istruttori. Qui mi sono sentito in dovere di rispondere, infatti la replica è stata che a me non sembra logico e corretto dire che è la palestra a poter garantire, ma credo che solo l'iter di studio e l'esperienza di ogni istruttore è l'unica garanzia accettabile. Tu cosa ne pensi?

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  2. Ciao Carlo, mi fa piacere che hai trovato utile il mio post. Sai non avevo dubbi che il gestore della palestra ti avrebbe risposto in quel modo. Sono davvero poche le strutture che possono vantarsi del proprio personale tecnico. Evidentemente il personale non era all'altezza. Credo infatti che dovrebbe essere motivo di orgoglio per una struttura poter dire di aver un personale molto qualificato con la possibilità di visionare i singoli percorsi di ogni istruttore. La realtà, così come ho scritto nel post, è che nei centri il personale non è sempre qualificato e aggiornato. Quest'ultimo costa molto ed ai gestori non conviene assumerli. Anzi i bravi preparatori lavorano spesso come personal trainer, l'unico modo di farsi pagare decentemente per la loro professionalità.

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  3. Ciao Marco!
    Come ben sai, ho rinunciato alla palestra già da tempo e principalmente per il fatto di non trovare personale competente che seguiva in modo costante; così se a volte ero indeciso se andare in palestra o meno, optavo per stare a casa o al massimo per un allenamento molto frettoloso...
    E' anche vero che ho sempre scelto palestre abbastanza piccole e orari morti perchè non ho mai amato l'idea di allenarmi con tante persone intorno... L'unico incentivo era quello da te citato: la spinta motivazionale, cosa che mi ha sempre fatto desistere da un allenamento a casa (anche se mi affascinava l'idea) pensando che non avrei avuto la costanza di fare un lavoro continuo nel tempo
    , unito al timore di non trovare un supporto adeguato ai miei bisogni e all'investire in attrezzature che alla fin fine non mi avrebbero aiutato a raggingere i miei obiettivi.
    Menomale che alla fine ho trovato un certo Martone :) ed ora sono convinto che l'allenamento a casa è l'ideale per me! Poche attrezzature ma funzionali e un PT che ama fare il suo lavoro!
    Grazie di nuovo

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  4. Ciao Lele, si conosco la tua storia e ti ringrazio sempre per i complimenti. Molte persone optano per crearsi un piccolo angolo fitness a casa per evitare di andare in palestra. Per quanto ne so è un trend in crescita e di conseguenza lo teniamo d'occhio! Mi fa piacere che così anche tu hai trovato il tuo equilibrio. Alla prossima.

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  5. ciao Marco, concordo pienamente sul fatto che in molte palestre si continua a puntare sul risparmio a tutti i costi a discapito dei servizi e della qualità del personale con ovvi risultati negativi con i clienti e di conseguenza anche negativi anche economicamente, e che alla lunga costringono successivamente ad ulteriori tagli ed ulteriore impoverimento generale delle strutture. tuttavia non sono per nulla d'accordo sulla possibilità di richiedere i curricula degli istruttori da parte di potenziali clienti.
    In primis, è qualcosa che avverrebbe solo in questo settore difatti chi si sognerebbe di chiedere il curriculum a qualsiasi professionista a cui ci si rivolge avvocati medici commercialisti ingegneri ecc. ? ci fidiamo del fatto che hanno una laurea appesa al muro e quella basta a tutti.
    In secundis anche mostrando dei curricula come farebbe a valutarli un potenziale cliente magari privo di esperienza e conoscenza e soprattutto come potrà essere certo che ciò che legge corrisponde a realtà ??
    un saluto Alex

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  6. Ciao Alex, grazie per il tuo intervento! Mi sento però di dissentire sul tuo commento. E' chiaro che la mia è stata una provocazione quella del punto 6 di richiedere i curricula degli istruttori. Però vedi, come tu stesso hai scritto, citando professioni come commercialista, ingegnere o medico,sono, per l'appunto, tutte professioni dove esiste un albo professionale che almeno in linea teorica dovrebbe tutelare il consumatore. Sono d'accordo con te sul fatto che una laurea o un determinato corso non significa trovare sempre un valido professionista, ma converrai con me, e credo dalle tue parole che conosci bene il settore, che ci sono alcune strutture che fanno lavorare persone che non hanno nemmeno un corso di 2 giorni su qualsiasi campo del fitness. Ripeto, la mia è stata una provocazione, ma per l'utente finale, visto che attualmente in Italia non c'è nessun albo dei professionisti del fitness, è probabile che un operatore con una laurea in scienze motorie e qualche specializzazione sia molto meglio di qualcuno che dalla sera alla mattina si improvvisi addirittura personal trainer giocando con la salute delle persone. Le grosse catene come Virgin Active e FitnessFirst espongono delle vere e proprie bacheche con i curricula e specializzazioni dei PT che vi lavorano. Questo, per me, è un grande segno di responsabilità verso l'utente finale che può scegliere chi contattare come PT avendone letto le specializzazione.

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