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Professione Personal Trainer

Nel blog di un personal trainer non poteva certamente mancare un post che chiarisse chi è e cosa fa un PT. Di seguito alcune domande e relative risposte su questa figura professionale che negli ultimi anni si è sviluppata anche in Italia in modo progressivo e strutturato.

Chi è il personal trainer?
Come recitano le due parole inglesi, è un "allenatore personale" che dedica le sue conoscenze, teoriche e pratiche, alla singola persona o al massimo ad un piccolo gruppo di persone (2-3) che hanno gli stessi obiettivi. Per la maggior parte sono uomini, ma i dati attestano che pian piano anche le donne si stanno avvicinando sempre più a questo lavoro.

Cosa fa un personal trainer?
Come anticipato sopra, progetta e realizza, insieme al cliente, allenamenti personalizzati in base alle caratteristiche psicofisiche di quest'ultimo. Sempre più persone hanno capito, e stanno capendo, l'inutilità, o quasi, di dedicarsi agli allenamenti standardizzati, come i corsi musicali e le schede preconfezionate, che le strutture fitness, per motivi insiti al proprio business, propongono ai propri iscritti.
Il personal trainer, invece, ha la possibilità ed il tempo di effettuare test ed varie analisi come la composizione corporea e un indagine posturale per proporre così un training mirato che tenga conto delle caratteristiche uniche di ogni soggetto. 

Quali requisiti deve avere un personal trainer?
Il personal trainer professionista dovrebbe essere un esperto del movimento umano, dovrebbe quindi avere conoscenze approfondite di anatomia, biomeccanica del movimento, analisi della postura, alimentazione e anche nozioni di psicologia. Chiaramente il miglior iter di studio di partenza di un personal trainer che si rispetti è quello di essersi laureato all'ISEF e/o in Scienze Motorie. A questo si devono aggiungere poi dei corsi di specializzazione che trattano nello specifico argomentazioni tipiche del lavoro del personal trainer, come ad esempio dei master specifici per il recupero funzionale del ginocchio o della spalla; oppure un corso che prepari a lavorare con soggetti che magari hanno la sindrome metabolica. 

Ci sono delle associazioni che certificano i personal trainer attraverso un percorso di studi collaudato. Le più importanti sono l'ACSM, l'ACE e l'ISSA. Queste scuole, le migliori in ambito internazionale, hanno il duplice compito di formare nello specifico il personal trainer dopo il percorso universitario e continuare con l'aggiornamento teorico-pratico con master e convention annuali che permettono al trainer di essere sempre al passo con le nuove scoperte scientifiche.


Un altro requisito per un trainer professionista è avere un'assicurazione personale contro gli eventuali e potenziali infortuni che un cliente può subire.

Quanto costa un personal trainer?
Il costo orario è vario  e dipende a grandi linee se l'allenamento viene svolto a domicilio o in una palestra commerciale, dalla zona di appartenenza, se centro città o periferia e ovviamente dal curriculum ed esperienza del trainer.
Il costo può variare dai 35-40 € fino ai 60-80 € per ora di lezione, dipende appunto dalle variabili di spostamento del trainer e dal suo curriculum.
Diffida da chi si "vende" sotto i 20 € potrebbe non essere un professionista che fa solo questo lavoro. Spesso succede che permettono ad un semplice istruttore (non laureato e/o certificato) di fare il personal trainer presso la palestra che offre questo servizio. In quest'ultimo caso la palestra paga l'istruttore poco più di una sua ora di lavoro come istruttore e/o assistente di sala, mediamente tra i 5 e gli 8 € ad ora, ed il resto se lo intasca. 

Dove posso trovare un personal trainer?
Così come è difficile, almeno ad oggi, che lo trovi sulle pagine gialle, non è detto che sia facile che lo trovi in una palestra commerciale. Chiaramente mi riferisco ai professionisti che fanno di questo lavoro il loro unico lavoro. A livello europeo, da pochi mesi, c'è un registro che certifica il curriculum dei professionisti dell'attività fisica, non tutti vi possono accedere e la registrazione avviene solo se si rispettano dei parametri. L’iscrizione nel registro garantisce, infatti,  che il professionista dell'attività fisica soddisfa i requisiti minimi previsti di pratica professionale corretta e deontologicamente rigorosa, e si impegna a migliorare le prestazioni professionali con un continuo processo di aggiornamento.

Il sito è il seguente: http://www.ereps.eu/ e puoi leggerlo anche in italiano. Il registro di cui sopra è ancora troppo giovane e nel variegato mondo del personal training c'è ancora tanta confusione, si va dai professionisti seri che hanno un loro sito web dove mettono in vetrina curriculum e servizi che offrono a chi fa questo "lavoro" come secondo, addirittura terzo, introito mensile per far quadrare i conti, si va dai laureati in scienze motorie con decine di specializzazioni a chi magari ha studiato giurisprudenza, o altra facoltà per nulla pertinente con il campo, che si butta in questo business. Non ultimo il caso di istruttori di corsi musicali con brevetti che si prendono nel giro di un fine settimana, per antonomasia lontani mille chilometri dal lavoro personalizzato, che capito il business si mettono a fare i personal trainer capendo poco o nulla di fisiologia e postura.

Come scegliere un personal trainer?
In conclusione voglio darti un vademecum per scegliere un professionista e stare lontano da ciarlatani improvvisati:
  1. Accertati, chiedendo o visionando il suo curriculum, che sia laureato in un campo inerente il movimento umano (ISEF o Scienze Motorie).
  2. Che abbia una certificazione (meglio se di valore internazionale) che attesti un percorso di studi nel lavoro one to one.
  3. Che si aggiorna continuamente attraverso master e specializzazioni.
  4. Che abbia un assicurazione per il suo lavoro.
  5. Dopo i quattro punti su elencati, prova a fare due chiacchiere con chi già si allena con il tuo PT candidato per capire come si comporta, se è preciso, ordinato, empatico e via di seguito con le caratteristiche che ritieni importanti per la tua personalità.

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4 commenti:

  1. Marco, grazie per questo articolo!
    Almeno ora ho ben chiaro cosa E' precisamente un PT, non tanto come figura professionale, perchè almeno per nome anche nelle varie palestre viene indicato il tipo di lavoro che svolge (anche se poi nella pratica è tutt'altro!!!), quanto come persona globale, ovvero quali linee guida deve seguire per chiamrsi tale!
    Purtroppo io sono fra quelli che, negli anni in cui ho frequentato le palestre, mi sono sempre fidato degli istruttori che si presentavano come PT (anche illuso dai vari attestati costantemente esposti in sala) ma solo il tempo ha dimostrato il contrario, sia come mancanza di risultati apprezzabili e talvolta, come sai, anche con dolori articolari e non solo....
    Concludo dicendo che, come citato nell'articolo, non è facile trovare un serio PT con cui portare avanti un lavoro costante (io ho impiegato diversi anni alla sua ricerca in varie palestre e sul web) ma ora che l'ho trovato non lo mollo, mi spiace! :)
    Un salutone! Grazie ancora e buon lavorois

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  2. Ciao Marco,
    il tuo articolo casca a fagiolo...io fequento una palestra dove si alternano vari istruttori di sala. Uno di questi fa anche il personal trainer, ha seguito un non meglio specificato corso di qualche giorno, per fare il PT (non e' laureato). Durante il mio allenamento si e' raccomandato di fare attenzione alla schiena durante alcuni esercizi...per poi vedere con mio stupore che faceva fare la multipower ad una povera malcapitata che accusava dolori...assurdo no ?!?!?
    Grazie per i tutoi consigli che ci permettono di proteggere la nostra salute da questi personaggi !

    Un saluto
    Martina

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  3. I tuoi post sono sempre molto utili e mettono in guardia, noi comuni poveri mortali, dalle grinfie di chi potrebbe attentare alla nostra salute. Come ben sai, io ne ho cambiati di Personal Trainer e credo che oltre ad avere una specializzazione scolastica, un buon operatore è colui che opera con passione e coscienza, senza badare unicamente al riscontro economico, che può ottenere da questa professione. Il vero professionista è colui che sa riconoscere i limiti del proprio cliente, offrendo davvero un allenamento personalizzato, in base alla struttura muscolare, problemi con schiena e quant'altro. Un buon operatore è anche colui che sa essere un pò psicologo e che sa andare al di là del solito allenamento, strutturato in modo anonimo e uguale x tutti. Molti PT, inoltre, sono soliti rilasciare programmi alimentari più o meno affidabili.....Io penso che ognuno debba esercitare la propria professione per quanto gli compete e non interferire in altri campi. IL PERSONAL TRAINER E' UN ISTRUTTORE E NON UN DIETOLOGO! In ultima analisi, desidero sottolineare ancora una volta, l'elemento che caratterizza una seria e professionale figura di PT: l'umiltà e la voglia di mettersi in gioco, a seconda delle persone che gli si rivolgono.Penso che tu, Marco, sei uno dei pochi, dotato di elevate capacità professionali e soprattutto, di uno spiccato spessore interiore. E per me sei un GRANDE! Con affetto, Giovanna.

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  4. Grazie ragazzi per i vostri commenti e per i complimenti che mi fate, sono lusingato!
    Scrivo questo blog, nel poco tempo libero, per fare informazione sperando che il lettore si faccia una cultura minima di base per districarsi nel mondo del fitness dove poco o nulla è controllato a garanzia degli utenti. Lo scopo principe, così come spesso mi testimoniate, è quello di evitare gli errori classici in palestra, sfatare i miti che circolano e nel possibile farvi aprire gli occhi davanti a questi pseudo-trainer. Rispondo a Giovanna per precisare l'argomento dieta: "Cara Giovanna, quello che asserisci è vero in parte in quanto sono d'accordo con te che il trainer non è un dietologo e che deve far fare al professionista dietista o dietologo le diete, ma questo è vero, a norma di legge, solo nei casi che il soggetto abbia una patologia. In tutti gli altri casi, un bravo trainer, con magari qualche master in alimentazione, può e deve dare consigli e direttive sul giusto stile alimentare per migliorare, appunto, lo stile di vita del suo cliente. Se non fosse così tutti i libri e le riviste sull'argomento dieta e dimagrimento dovrebbero essere messe al bando. Grazie ancora a tutti.

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Il blog è un luogo dove poter scambiare idee e concetti ed in linea di massima pubblico tutti i commenti, anche quelli che criticano apertamente quello che scrivo. Questo per poter poi ulteriormente approfondire le tematiche trattate. Solo su una cosa non transigo, l'educazione! Non saranno pubblicati di conseguenza tutti quei commenti che screditano per il solo gusto di farlo e che possano offendere l'operato degli autori e/o di chi commenta. Non pubblicherò neanche i commenti dove si pubblicizza un prodotto o un attività, anche se abilmente celati. Grazie

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